Il Professor Piscopo è un signore distinto con una bella barba sale e pepe e i baffetti aglio oglio e peperoncino che racconta con la stessa enfasi il suicidio di Seneca o l'atterramento simulato di Inzaghi in area di rigore.
Le sue divagazioni sulla natura dell'animo umano e sul significato dell'esistenza vengono ascoltate con grande attenzione, ma più che come esperto di filosofia il professore è molto quotato come esperto di posteriori femminili. Infatti quando nel bar entra una signora ben messa e si accendono le discussioni intorno alle sue parti intime, subito qualcuno tronca e dice: "Adesso chiediamo al professore." Il professore viene messo in una sedia in direzione dell'obiettivo, inforca gli occhiali, esamina attentamente e intanto borbotta: "Vediamo, vediamo." Alla fine alza la testa e dichiara ad alta voce: "Carnoso, equilibrato, ben composto.Sei e mezzo!" oppure "Michelangiolesco, ridondante, di grande effetto plastico. Sette e mezzo!" oppure "Scarniccio, nervoso, ma non privo di grazia. Sei meno meno!" E tutti annuiscono ammirati.
Il professore è gentile e cortese, ma c'è una cosa che lo fa andare in bestia: gli errori di italiano. Se ad esempio qualcuno gli dice: "Posso offrirci un caffè?" risponde secco "Studi la grammatica e torni a offrirmelo a ottobre!" Una volta rimase chiuso in ascensore per tre ore con Ciccio, il fattorino del bar, che continuava a dirgli: "Chissà se qualcuno venghi a prenderci? E se provassimo che urlassimo?" Quando li tirarono fuori, il professore era in preda a una grave crisi isterica, e dovette stare a letto due settimane a semolino e libri di Pirandello.
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