di Deborah Tagliarini
2013
Incubi sintetici,
deliri artificiali, opera d’esordio di Deborah Tagliarini, è un libro visionario
e racconta la storia di Marina, una giovane donna che, a causa del suo
carattere particolare e della sua condotta di vita sopra le righe, non riesce a
intrattenere rapporti normali con nessuno.
Così, mal sopportata dal padre, un
giorno viene cacciata fuori di casa e se ne va a vivere da sola.
Marina adora
stare male, le piacciono le situazioni ingestibili, cerca gli amori impossibili,
è attratta da tutto ciò che è notturno, pericoloso e auto-distruttivo.
La
protagonista, in preda a continue sbronze e a deliri e incubi di ogni sorta, un
giorno incontra Giorgio. A partire da quel momento tutto sembra cambiare nella
sua testa e nel suo cuore: Giorgio è per Marina la speranza di una vita
migliore, una vita che però alla fine si rivelerà amara.
Lo stile del libro è
semplice ed essenziale, ma mai banale.
Quella di Deborah Tagliarini è una scrittura
sottilmente ironica, intrisa di riferimenti musicali e artistici
“Katia
ha i capelli arruffati e il trucco sbavato. Vista così, sgraziata e malvestita,
sembra appena uscita da un bordello o da un quadro di Henri de Toulouse-
Lautrec.”
Le ambientazioni dei luoghi sono perfettamente
caratterizzate, con un’attenzione minuziosa verso i particolari
“Il
paesino in cui risiedo conta circa trentacinquemila abitanti. Posta
simmetricamente al centro, troneggia una grossa fontana di pietra corredata di
puttino urinante e di graffiti magenta.”
I personaggi vengono rappresentati
in modo colorito e con una buona dose di humour, catturati nelle situazioni più
ridicole. Non viene risparmiata neppure la protagonista, come nel caso della
tragicomica scenetta della sua vestizione prima di recarsi a un
matrimonio
“Questa
mattina la cerniera del mio vestito elegante non vuole salire. L’ho lubrificata
con olio alle mandorle, con olio extravergine, vasellina, brillantina, cera
d’api. È l’unico vestito elegante che vanto nel mio guardaroba e, sebbene dopo
svariati tentativi la cerniera abbia deciso di compiere la propria scalata, il
risultato è comunque disastroso. Spiccano, in rapida successione, la totale
assenza di tette, il dosso alcolico, un culo quasi concavo e una fragranza di
frittella candita. È l’unico vestito elegante che ho e non posso indossarlo.”
Incubi
sintetici, deliri artificiali, pur narrando una vicenda
dura e triste, non è il solito libro strappalacrime, ma è
una storia dal forte impatto emozionale, piacevole da leggere dall’inizio alla
fine.
Il libro può essere acquistato ai seguenti link:
Formato Cartaceo http://www.lulu.com/shop/deborah-tagliarini/incubi-sintetici-deliri-artificiali/paperback/product-21068008.html?
Formato Ebook http://www.lulu.com/shop/deborah-tagliarini/incubi-sinteticideliri-artificiali/ebook/product-21067905.html?
Parte del ricavato del libro sarà devoluta al Centro Studi Giorgio Manganelli (http://manganelli.altervista.org/html), associazione culturale che si occupa di valorizzare e promuovere gli scritti di uno dei più grandi autori italiani del Novecento.
Nessun commento:
Posta un commento